UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Voci e volti”: il nuovo mensile diocesano

"Voci e Volti", è il nome del nuovo mensile diocesano di Cerreto Sannita-Telese Sant'Agata de' Goti. Il periodico è distribuito nelle parrocchie ogni ultima domenica del mese.
25 Gennaio 2017

Il nome del nuovo mensile diocesano di Cerreto Sannita-Telese Sant'Agata de' Goti è "Voci e Volti", ma per il vescovo, Domenico Battaglia, dallo scorso ottobre Pastore della diocesi sannita, vale per «Volti ri-volti». «È incontrando le persone della mia diocesi che riscopro sempre più il desiderio di realizzare il sogno di Dio, di una Chiesa che cresce e cammina insieme, che osa insieme, attraverso volti che si cercano, si incontrano e si accolgono, volti ri-volti, l'uno verso l'altro», spiega. È nato dunque da questa tensione il periodico, distribuito nelle parrocchie ogni ultima domenica del mese. È inoltre possibile sottoscrivere un abbonamento per riceverlo direttamente a casa, precisa il direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali don Domenico Ruggiano. Il costo annuale dell'abbonamento è di 15 euro (12 numeri compresa la spedizione). Don Ruggiano, nell'editoriale del primo numero uscito il giorno di Natale, chiarisce, mutuando in parole il pensiero e l'idea del vescovo, come il mensile «aggiornerà sulle principali e importanti iniziative diocesane e parrocchiali, ma si esprimerà anche su temi politico-sociali». Darà infatti «voce tanto alle monache di clausura di Airola e Sant'Agata de' Goti quanto agli ospiti dell' istituto penale minorile di Airola; tanto ai bambini e ai ragazzi quanto ai giovani in cerca di opportunità e lavoro; tanto alla politica quanto ai disoccupati; tanto al mondo della scuola, quanto a quello delle associazioni e del volontariato».
Voci e Volti, commenta il vescovo, «è uno strumento di racconto della nostra realtà diocesana, in cui si raccontano le storie, si raccolgono le voci e si guardano i volti delle persone che quotidianamente incontriamo ». Il verbo 'rivolgere', continua, «nel suo significato riflessivo significa: volgere il volto verso l'oggetto dell'attenzione. L'oggetto della nostra attenzione di Chiesa è semplicemente e totalmente 'l'altro'. Il nostro - spiega - vuole essere un volto che guarda, scruta cerca, incrocia». Il mensile può essere strumento per «tornare a sperare, rimettersi in gioco, riappropriarsi della propria storia e della propria vita».
(Valeria Chianese)

da Avvenire del 24 gennaio 2017, pag. 20