UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

RAPHAEL GUALAZZI: “Love Life Peace” (Sugar)

Ha un titolo che riporta agli slogan del flower-power degli anni Sessanta il nuovo album dell’urbinate Raphael Gualazzi, uno dei cavalli di razza della sempre più blasonata scuderia di Caterina Caselli. Raphael sa scrivere belle canzoni pop, con Lennon ed Elton John come modelli di riferimento; col pianoforte sempre protagonista e una scrittura melodica insieme […]
9 Gennaio 2017

Ha un titolo che riporta agli slogan del flower-power degli anni Sessanta il nuovo album dell’urbinate Raphael Gualazzi, uno dei cavalli di razza della sempre più blasonata scuderia di Caterina Caselli.

Raphael sa scrivere belle canzoni pop, con Lennon ed Elton John come modelli di riferimento; col pianoforte sempre protagonista e una scrittura melodica insieme elegante e giocosa, ben sostenuta da registri vocali sufficientemente personali da restar impressi e da distinguerlo dal mazzo.

E così accade anche in questa sua quarta avventura in sala d’incisione.

Si apre con All Alone che dichiara fin da subito l’ambizione cosmopolita del Nostro, poi arriva il fortunato singolo guida L’estate di John Wayne (uno dei tormentoni della scorsa stagione) che ha un che di Battiato nelle strofe, ma nel refrain vira deciso verso il pop più furbetto e balneare. E via andare, con la solare sicilianità di Mondello Beach (che strizza l’occhio al lessico di Mambo Italiano), col duetto vagamente bossanova con Malika Ayane in Buena fortuna, le simil-disco Lotta Things e Disco ball, l’intimismo cantautorale di Splende il mattino, tra echi soul e schizzi di jazz, in un continuo intersecarsi d’idiomi, citazioni, generi. E tuttavia l’album resta gradevole e in qualche modo omogeneo; uno di quei dischi che non annoiano dopo il primo ascolto, pur non essendo memorabili.

 

(Franz Coriasco)