UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

BENJI & FEDE: “0+” (Warner Music)

Quarantasette anni in due. E un presente lastricato da un successo tanto inatteso quanto clamoroso. Questo duo, nato sei anni fa da un’amicizia via web, sta battendo il ferro caldo di un’annata sopra le righe che li ha visti trasformarsi da imberbi marginali della scena hip-hop più facilona a teen-idols  in grado di riempire le […]
7 Novembre 2016

Quarantasette anni in due. E un presente lastricato da un successo tanto inatteso quanto clamoroso.

Questo duo, nato sei anni fa da un’amicizia via web, sta battendo il ferro caldo di un’annata sopra le righe che li ha visti trasformarsi da imberbi marginali della scena hip-hop più facilona a teen-idols  in grado di riempire le piazze.

Così ecco questo nuovo attesissimo second-out, arrivato dopo l’altrettanto clamoroso debutto in libreria con Vietato smettere di sognare.

Così i due, dopo la gavetta youtubica che ha spianato loro la strada, hanno incorniciato un’annata da favola: i loro primi concerti, poi ospiti al festivalone di Sanremo, le piazze stracolme di aficionados adoranti, e infine questo nuovo “Zero Positivo” (il loro gruppo sanguigno…): un album costruito ad immagine e somiglianza dei loro fan, mediamente più giovani dei loro coetanei. Perché i due cantano un mondo elementare che tracima un semplicismo iperpositivista, anche se attraversato da tutte le pulsioni – e compulsioni - tipiche dell’adolescenza, nonché da sonorità ben più raffinate delle canzonette dei loro esordi. La squadra di produttori, autori, musicisti e ospiti di vaglia (c’è anche il loro idolo Max Pezzali) non nascondono la febbre del duo d’emancipare il proprio stile verso il mainstream pop internazionale.

E come da copione l’album s’è arrampicato subito in testa alle classifiche, guardando dall’alto perfino l’attesissimo ritorno di Giorgia e quello dei sempiterni Pooh.

(Franz Coriasco)