UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Media diocesani, la sfida di mettersi in rete

A Ravenna il patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales, si celebrerà il 2 febbraio con un incontro con don Ivan Maffeis sul tema «Quel bene da annunciare sui tetti. La Chiesa di fronte alla sfida della comunicazione».
25 Gennaio 2017

Comunicazione e formazione, a Ravenna, non solo fanno rima ma sono l'asse per un rilancio che ha l'obiettivo di portare sempre più lontano l'annuncio del Vangelo e della Parola di Dio per l'uomo di oggi. Nella città romagnola il patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales, si celebrerà il 2 febbraio con un incontro con don Ivan Maffeis, direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei sul tema «Quel bene da annunciare sui tetti. La Chiesa di fronte alla sfida della comunicazione». Ed è una sfida anche quella intrapresa dalla diocesi per il rinnovo e l' integrazione dei suoi media diocesani (oltre al sito e al settimanale diocesano è presente anche la radio Ravegnana-Radio, che fa parte del circuito Inblu), a partire dal settimanale diocesano Risveglio Duemila che sta per cambiare veste grafica ed entrare più proficuamente nel web e nel mondo dei social media.
Una sfida che però parte da un' esigenza formativa: l'incontro con don Maffeis è l'ultima di una serie di serate aperte sul tema «Raccontare la diocesi», un piccolo corso di giornalismo 'per curiosi' (non c'erano limiti d'età né prerequisiti) che ha avuto per docenti i direttori dei settimanali diocesani della Romagna. L'obiettivo non era tanto formare futuri collaboratori del giornale ma dare strumenti per comunicare più efficacemente. E la comunicazione da qualche tempo è entrata nell'agenda non solo delle Comunicazioni sociali ma dell'intera diocesi. È appena partito un corso per operatori di pastorale famigliare, tenuto dalla cooperativa Creativ (che si occupa appunto di formazione in ambito pastorale), che ha tra i suoi obiettivi quello di approfondire insieme a chi seguirà gruppi famiglia o i fidanzati nell'accompagnamento al matrimonio sul nuovo linguaggio di «Amoris Laetitia».
E anche la Pastorale giovanile ha avviato un progetto, il «coordinamento Link» che prevede l'offerta alle scuole medie e superiori di moduli formativi su temi ovviamente 'interconfessionali' (come la media education, l'intercultura, le scelte) attraverso i quali parlare di temi cruciali a ragazzi che non mettono piede in parrocchia, alla luce dei valori cristiani ma con un linguaggio nuovo. Risultato: oltre 1200 le adesioni quest'anno, da 72 istituti scolastici. Insomma, comunicare meglio e comunicare tutti, per portare sempre più lontano la gioia del Vangelo.
(Daniela Verlicchi)

da Avvenire del 24 gennaio 2017, pag. 20