UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

In Toscana, la scommessa delle sale parrocchiali

Regole trasparenti,  più risorse per film ma anche per riattivare le sale chiuse ed aprirne di nuove offrendo concrete prospettive di occupazione ai giovani. Un’opportunità per sviluppare il Progetto delle Sale della Comunità, i circoli parrocchiali che sotto l’impulso dell’ACEC svolgono un’azione fondamentale di promozione della cultura cinematografica e della cultura tout court nel nostro […]
19 Dicembre 2016

Regole trasparenti,  più risorse per film ma anche per riattivare le sale chiuse ed aprirne di nuove offrendo concrete prospettive di occupazione ai giovani. Un’opportunità per sviluppare il Progetto delle Sale della Comunità, i circoli parrocchiali che sotto l’impulso dell’ACEC svolgono un’azione fondamentale di promozione della cultura cinematografica e della cultura tout court nel nostro Paese.  Approvata la legge, attesa da decenni, ora si spera che il governo attui rapidamente  i decreti delegati, destinando gli investimenti previsti (400 milioni di euro all’anno) soprattutto alla formazione, resistendo alla tentazione di assicurare solo un aiuto di Stato alle imprese come vorrebbero le multinazionali. La Toscana è pronta ad accettare questa sfida. Si sta delineando un fronte comune, come è emerso dal convegno promosso dall’ACEC e dall’ANCCI regionali. Aperto dai saluti  di Giuliano Fontani e del vescovo delegato per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Toscana monsignor Riccardo Fontana, è stato animato dagli interventi del presidente nazionale don Adriano Bianchi e del segretario generale Francesco Giraldo, della relatrice della legge  al Senato Rosa Maria Di Giorgi e di Stefania Ippoliti, presidente italiana Film Commission, che dirige la Fondazione Sistema Toscana, braccio operativo della Regione per la politica multimediale e audiovisiva.

Partendo da un’analisi complessiva della riforma  (che tra l’altro destina il 3% dei fondi disponibili all’educazione all’immagine nelle Scuole)  è stata posta l’attenzione soprattutto al Piano straordinario che prevede fino a 120 milioni di euro in cinque anni per riattivare le sale chiuse e aprirne di nuove, con l’obiettivo di incrementare il numero degli schermi e la qualità dei locali , coinvolgendo una presenza sempre  più ampia di spettatori soprattutto tra i giovani e i ragazzi che sono il pubblico di domani. L’ACEC Toscana, come ha spiegato Vito Rosso, sa già dove intervenire, avendo avviato un censimento regionale nelle diciotto Diocesi.  Su 1.288  parrocchie  finora “visitate”,  almeno il dieci per cento hanno strutture utilizzabili per proiezioni di film, e dieci sono attivabili con modesti interventi.  Un patrimonio di 130 sale situate in piccoli centri, attorno alle quali ruotano  comunità vive. Con il comune problema di insopportabili costi sia per la messa a norma che per la gestione e  l’acquisto dei film. Affrontabili ricorrendo al  volontariato, ma soprattutto se arriverà il contributo statale e se questa realtà verrà agevolata nel mercato della distribuzione oggi bloccata dai colossi internazionali e dai multiplex. Al termine del convegno i partecipanti hanno inviato un “augurio speciale” a Papa Francesco nel giorno del suo ottantesimo compleanno, ricordando la sua passione per il cinema ereditata dai genitori: <La nostra speranza è che ci possano essere ancora oggi e domani genitori che sappiano trasmettere ai figli questo amore!>.

(Antonio Lovascio)