UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

120 anni di storia sulle spalle

Laici chiamati alla corresponsabilità nella vita della Chiesa. Succede a Fossano, nel Cuneese, dove il vescovo Piero del Bosco ha nominato responsabili amministrativi Mauro Gelli e Doriano Fruttero al posto di don Andrea Sasia, già economo e direttore dell’Opera diocesana della preservazione della fede.
25 Ottobre 2016

Laici chiamati alla corresponsabilità nella vita della Chiesa. Succede a Fossano, nel Cuneese, dove il vescovo Piero del Bosco ha nominato responsabili amministrativi Mauro Gelli e Doriano Fruttero al posto di don Andrea Sasia, già economo e direttore dell’Opera diocesana della preservazione della fede. Il diacono permanente Paolo Tassinari si occuperà della cappellanìa dell’ospedale al posto di don Giuseppe Scotta e dell’Ufficio per la pastorale familiare con don Beppe Uberto. Scelte che confermano quella di tre anni fa, quando la direzione del settimanale diocesano La Fedeltà fu affidata a Walter Lamberti. «In linea con il Concilio e papa Francesco – aveva spiegato il vicario generale, don Derio Olivero – è davvero giunto il tempo di credere alla corresponsabilità laicale. Questa nomina esprime la ferma volontà di affidare ai laici non solo servizi di collaborazione ma posti di responsabilità nella Chiesa. La comunicazione è un aspetto nevralgico della nostra società. Auguriamo al direttore di rendere il giornale sempre più uno strumento aperto, ospitale, in ascolto degli eventi, capace di cogliere il senso delle vicende e di offrire un sentiero di speranza».

«Nella nostra piccola diocesi – commenta Lamberti – la presenza attiva dei laici in ruoli una volta ricoperti da sacerdoti sta diventando una realtà sempre più forte. Certo, in parte è motivata dalla crisi vocazionale, ma non soltanto. La mia direzione al settimanale firmato anni fa dal cardinale Pellegrino non porta cambi di rotta: riconosco l’importante passo del vescovo nel dare fiducia ai laici e spero di meritare questa fiducia. Quando sfoglio La Fedeltà avverto la responsabilità di 120 anni di storia».

da Avvenire del 25 ottobre 2016, pag. 24